Il casco per le moto divenne obbligatorio nel 1985: la macchina che mise in moto la campagna a favore del casco era esplosa nel 1983 con la raccolta di cinquantamila firme per una legge in materia; a raccogliere firme c’erano anche tanti genitori, come noi, grazie ai quali la legge è finalmente arrivata.
Noi non vogliamo raccogliere solo firme: vogliamo dei compagni di viaggio, che possano accompagnarci in prima linea, attraverso la condivisione e la proposizione di idee ed iniziative.
Associarsi significa avere la possibilità di votare nelle assemblee annuali, nelle quali si decideranno i programmi; significa poter seguire quotidianamente l’attività associativa attraverso il forum dedicato, portando il proprio contributo: ma soprattutto significa essere una delle tante testa pensanti che unite da un vincolo forte quale quello associativo, andranno a bussare laddove si devono ottenere dei cambiamenti radicali.
Il contributo economico che chiediamo -volutamente simbolico- quota su quota potrebbe inoltre diventare una somma che ci garantisca di essere pienamente indipendenti, senza dove dipendere da finanziamenti potenzialmente condizionanti.
Inoltre, con il ricavato delle quote e le donazioni che riceveremo, potremo organizzare momenti di studio e riflessione o di sensibilizzazione pubblica.
Al nostro scioglimento, quando avremo raggiunto gli scopi che ci siamo prefissi, il patrimonio associativo sarà devoluto a chi dovrà iniziare un’altra battaglia.